|  | 
 
           
            | 
                
                  
                    |  |  
                    | La
                              Rotonda |  Il
                    Veneto è costellato di architetture straordinarie,
                    ville, palazzi e giardini, luoghi pieni di storia e cultura. È un
                    patrimonio immenso che conta migliaia di esemplari. Villa
                    Capra Valmarana detta "la Rotonda" è il
                    simbolo per eccellenza di questo patrimonio: capolavoro di
                    armonia, appare come "il più bello dei sogni
                    palladiani". Si trova a pochi chilometri dal centro
                    storico di Vicenza ed è la meta più importante
                    nei Colli Berici assieme a Villa Valmarana ai Nani affrescata
                    dai Tiepolo, padre e figlio.L'appassionato
                          di Ville e dell'arte di Palladio può continuare
                          verso nord per visitare Villa
                          Godi Malinverni o dirigersi a sud per ammirare Villa
                          Cordellina e Villa Pisani a Bagnolo di Lonigo,
                          uno dei primi edifici che Palladio progetta per una
                          famiglia veneziana, i Pisani appunto, che due secoli
                          dopo, per l'elezione a doge di Alvise nel 1735, faranno
                edificare Villa Pisani a Strà.
 |    
          
             
              | 
                
                  Qui
                il giardino conserva ancora, in parte, l'aspetto florido di un
                tempo, quando i signori e i loro ospiti trascorrevano le giornate
                passeggiando tra giochi d'acqua, fiori e labirinti di siepi.
                Tra i molti giardini che ancora affascinano per la vegetazione
                e la disposizione meritano di essere menzionati quello di Villa
                Barbarigo a Valsanzibio, il giardino all'italiana di Villa
                Arvedi a Cuzzano di Grezzana, il giardino romantico di Montegalda
                e l'Orto Botanico di Padova. L'itinerario può continuare
                ancora tra Villa Cornaro e Villa Contarini, tra Villa
                Badoer e Villa Nani Mocenigo, tra Villa Emo e Villa
                Barbaro, due indiscussi capolavori del genio artistico palladiano,
                affrescati rispettivamente da Giambattista Zelotti e Paolo Veronese. È possibile
                anche effettuare un'escursione lungo la Riviera del Brenta, tra
                Padova e Mestre, e lungo il Terraglio, tra Treviso e Mestre,
                le vie di acqua e di terra che le famiglie nobili veneziane hanno
                scelto nel passato per la villeggiatura.
                    |  |  
                    | Villa
                              Godi Malinverni  |  |  
           
            | 
                
                  
                    |  |  
                    | Teatro
                            Olimpico |  Rallentando
                  leggermente l'andatura si riescono a vedere tutti gli edifici: Villa
                  Foscari detta "Malcontenta", Villa Widmann,
                  Villa Foscarini Rossi, Villa Duodo, Villa Albrizzi Franchetti,
                  Villa "la Colombina"
 Sia che si viaggi in auto,
                            sia che si adoperino i mezzi pubblici, è facile
                            accorgersi che ogni centro storico del Veneto si
                            distingue per aspetto e caratteristiche uniche: Verona città di
                            grande storia e civiltà; Treviso con
                            le sue case affrescate; Padova con l'Università e
                            i celebri luoghi di ritrovo; Vicenza città di
                            palazzi el'indescrivibile Venezia..... Qualunque
                            sia il percorso prescelto, non va dimenticato il Teatro
                            Olimpico, ultima opera di Palladio, eredità che
                            l'artista ci lascia a compimento del suo lungo cammino
                            e simbolo di una civiltà che ancora vive nella
                  propria architettura.
 |  |